Vi è mai capitato di leggere un classico e pensare "Che brutto!" oppure "E' noiosissimo!" ma non avere il coraggio di dirlo ad alta voce per non criticare un grande scrittore della letteratura?
A me succede spesso. Insomma, se certi autori sono passati alla storia e i loro romanzi vengono venduti e letti ancora oggi, persino studiati, ci sarà una ragione, no? E chi siamo noi, poveri mortali, per criticarli?
Certi autori sono, diciamolo chiaramente, intoccabili.
Ma d'ora in poi mi sforzerò di essere obiettiva e di trovare il coraggio di criticare i "pezzi grossi della letteratura" senza avere paura della loro fama. Siate clementi, vi prego. Non saranno certo alcune critiche della sottoscritta a sminuire una reputazione secolare. Cercherò solo di trattare questi autori come tali, provando ad ignorare l'alone mitico che li avvolge.
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