Cari lettori, il post di oggi è dedicato a "Il kimono rosso", un romanzo storico che mi ha catapultato in un'atmosfera orientale dal sapore dolce-amaro. Se anche voi, come me, siete amanti della terra del Sol Levante, seguite la mia recensione.
Trama:

La mia recensione:
Non è facile per me recensire un libro e, soprattutto, dargli un voto quando ha saputo catturare la mia attenzione pur non essendo perfetto. Ma volere è potere, perciò tenterò.
La protagonista è Hana, sposa del comandante Yamaguchi, samurai dalla fama di spietato guerriero, che la tratta come una serva e non esita a picchiarla quando s'infuria. Hana è rassegnata al suo destino: il suo matrimonio, come quello di molte donne, non è basato sull'amore, ma sull'onore e la fedeltà, ed è proprio questo che il marito pretende prima di partire per la guerra. Hana deve proteggere i suoi genitori e la casa e aspettare il suo ritorno, non importa come o quando.
Ma quando un gruppo di ribelli fa irruzione in casa sua, Hana, seppure un'abile spadaccina, è costretta a scappare per salvarsi.
Si dirige a Edo, l'odierna Tokyo, e cerca aiuto. Viene avvicinata da una donna e, ingenuamente, la segue, con la speranza di trovare rifugio. Ma la sconosciuta la porta a Yoshiwara, il famoso quartiere del piacere, e la vende ad una casa di prostitute.
"...rumoroso, colorato, pieno di donne dal trucco vivace e di uomini in cerca di piacere. Suo marito si era spesso vantato di essere assai popolare tra le signore, laggiù. Il peggiore dei luoghi malfamati, si diceva. Una città nella città a un'oradi cammino dalle mura di Edo: quanto bastava perché la gente ammodo non fosse contaminata da ciò che avveniva là dentro, qualunque cosa fosse. Certo non era posto per una come lei." (Tratto da "Il kimono rosso")
Hana, dunque, è costretta a diventare una cortigiana per sopravvivere. Dopo alcuni tentativi di fuga impara ad apprezzare la gente del posto, gli abiti colorati e raffinati e, soprattutto, la libertà di divertirsi e di esternare la propria sensualità. In poco tempo, diventa la prostituta più nota e più richiesta, il che le dà modo di scegliere da sé i propri clienti. Se pur trattata come un oggetto del desiderio, Hana è felice.
"Era una di loro. Il boato si spese e una voce maschile esclamò: - Una nuova ragazza! Bellissima! Ehi, tesoro, guarda qui! - Poi intervenne un'altra voce: - E' mia. Ehi, ragazza nuova, come ti chiami? - Nella gabbia, il buio brulicava di sguardi. Occhi grandi, piccoli, tondi, a mandorla: tutti che la fissavano." (Tratto da "Il kimono rosso")
Parallelamente alle vicende di Hana, seguiamo quelle di Yozo, soldato che combatte i nemici del sud, che hanno invaso il Giappone.
Yozo ha vissuto per anni in Europa, a bordo della Kaiyo Maru, una nave da guerra a servizio delle flotte settentrionali, e per questo viene spesso deriso e trattato con diffidenza dai soldati giapponesi, che temono che il suo spirito si sia "occidentalizzato".
E Yozo nel suo cuore pensa la stessa cosa; gli mancano le grandi città europee, i maestosi palazzi di pietra, i mercati e la spensieratezza, ma soprattutto gli manca essere considerato una persona e non soltanto il sottoposto di qualcuno.
Come Hana, sogna la pace e la libertà di essere se stesso. Forse è per questo che, quando la incontra, dopo numerose peripezie, si innamora di lei a prima vista e per lei sarà disposto a rinunciare a tutto ciò che ha, persino l'onore.
" - Ricorda ciò che ti ho detto - rispose Yozo, carezzandole i capelli. - Sarò sempre qui a proteggerti. - Hana lo strinse tra le braccia, sentendo il corpo caldo del giovane contro il suo. Le loro labbra si sfiorarono di nuovo e lei chiuse gli occhi, dissolvendosi nella scarica di desiderio che il suo tocco le accendeva dentro." (Tratto da "Il kimono rosso")
Entrambi i protagonisti sono ben caratterizzati e descritti; ho ammirato Yozo per la sua tenacia e per l'affetto che egli nutre per i suoi commilitoni, e ho ammirato Hana per la sua forza e per la sua capacità di rinascere in circostanze tanto difficili.
La narrazione è fluida, cruda quando serve. Lesley Downer spalanca abilmente una finestra su un altro mondo, ben lontano dalla perfezione e dallo sfarzo che conosciamo, che riesce ugualmente a conquistarci.
Questo romanzo, però, non è esente da pecche. L'alternarsi delle vicende di Hana e Yozo rallenta, soprattutto nella prima metà del libro, il ritmo del racconto. Tutte le descrizioni delle battaglie di Yozo e dei suoi ricordi sui viaggi oltreoceano potevano essere riportati in maniera più sintetica, poiché spesso mi sono ritrovata ad annoiarmi, ansiosa che i due personaggi si riunissero.
L'incontro tra i due avviene quasi a tre quarti del romanzo, perciò possiamo dire che la trama non riguarda soltanto la loro storia d'amore, il che andrebbe benissimo, se il libro non si presentasse come tale. Mi sarebbe piaciuto vedere sviluppato meglio il loro amore e le loro vicissitudini, piuttosto che i tragici avvenimenti che li hanno portati ad incontrarsi. Ho avuto la sensazione che la storia stentasse a partire, per poi accelerare all'improvviso, cadendo talvolta nella prevedibilità. Negli ultimi capitoli succedono tantissime cose, tutte di seguito, senza quasi lasciare respiro al lettore.
La lettura de "Il kimono rosso" è dunque all'insegna dell'attesa, che i protagonisti si incontrino, si amino e si salvino, e della conoscenza di un Giappone di metà Ottocento, scosso dalla guerra civile e dalla povertà.
Se siete alla ricerca di un romanzo che descriva fedelmente il paese del Sol Levante, le sue tradizioni e i suoi colori, questo è senza dubbio il libro che fa per voi. Se cercate una storia d'amore appassionante, insolita, che sappia stupirvi, continuate a cercare.
Voto: 5 e 1/2
Promosso
ma con riserva
ma con riserva