domenica 31 gennaio 2016

Bookmob, Pensieri di carta #1


Buona domenica, cari lettori,
voglio dedicare il primo post della rubrica "Pensieri di carta" alla bellissima iniziativa dell'Associazione Librincircolo, che periodicamente regala due minuti di pura magia ai lettori di Napoli e dintorni. Avete capito bene, due minuti.
Centoventi secondi che possono dare un senso alla più anonima delle giornate. Parlo ovviamente del Bookmob
Per chi non ha idea di cosa si tratti, spiego brevemente le regole. Ogni persona porta un libro (o più di uno) incartato in maniera creativa, spesso seguendo un tema stabilito dagli stessi organizzatori. Al segnale, ci si dispone in cerchio, cosicché i libri passino di mano in mano nell'enorme catena umana che si va a creare, e si conta fino a venti. Si torna a casa con un libro "nuovo"Ieri mattina, dunque, mi sono recata in Piazza Dante in compagnia di mia madre, con la borsa piena di libri in cerca di una nuova casa e il cuore colmo di trepidazione. Lo ammetto, pur essendo il mio quarto Bookmob, l'emozione è stata grande come la prima volta, la stessa gioia selvaggia che si prova tra gli scaffali di una libreria al pensiero di un nuovo libro da leggere. Sapete di che parlo.

La giornata si presentava grigia e uggiosa, ma mi è bastato arrivare in piazza per sentire il calore del sole; i sorrisi della folla illuminavano il fu Largo Mercatello più di una centrale elettrica. Alcuni liceali erano lì per la prima volta, tanto eccitati da saltellare sul posto, ma anche i bambini, le coppiette e i veterani del bookmob sembravano non stare più nella pelle. Di certo questo è uno degli aspetti che più apprezzo dell'iniziativa: non importano l'età e i gusti letterari delle persone presenti, tutti sono uniti dalla passione per la lettura e sono lì nella speranza di ricevere un bel libro e di trovare nuova dimora ad un romanzo che hanno amato o, perché no, odiato. E se qualcuno non ottiene ciò che si aspettava, non deve far altro che presentarsi al bookmob successivo e lasciare che il volume poco gradito trovi un lettore che lo ami. Semplice ma efficace.
Mia madre ed io siamo tornate a casa molto soddisfatte: le poesie di Saffo per me, un libro di fiabe per lei, che in quanto maestra di scuola primaria è stata felicissima. Meno felice di ritrovarsi la Bibbia tra le mani (non per una questione religiosa, ma per il semplice fatto che ne possiede già una), mi sa che già ha deciso che libro incartare al prossimo evento. Come avrete notato, siamo tornate a casa con tre libri. Come? Facile. All'inizio del post ho accennato alla possibilità di portare più libri da scambiare. Ebbene, i volumi in più vengono disposti al centro della piazza e alla fine del passaggio a catena i più temerari possono prelevare un altro libro dal mucchio. Dico temerari perché è un vero assalto. Giuro, non ho mai visto tante persone fiondarsi su qualcosa con una tale voracità... forse soltanto gli invitati di un matrimonio a un buffet.
Ovviamente, anch'io ieri ho fatto la mia parte. Ho corso verso il centro della piazza come se ne andasse della mia vita, afferrando il primo pacchetto che sono riuscita a raggiungere proprio un attimo prima che un'orda di barbari si abbattesse sul cumulo di testi depositati. MAI mettersi tra dei lettori accaniti e una pila di libri gratis. Ho raggiunto mia madre con le ginocchia che mi tremavano e un grosso sorriso sul viso, mentre il cuore mi batteva nel petto come un martello pneumatico. Lo confesso, non vedo l'ora di rifarlo. E voi? Siete curiosi di provare? Vi consiglio di seguire l'evento su Facebook per conoscere la prossima data e le coordinate varie. Se siete di Napoli e dintorni non dovreste avere problemi; se abitate fuori città... be', vi consiglio di tenere d'occhio la pagina ugualmente. Magari potreste trovarvi nei paraggi per un viaggetto o potreste organizzarne uno nella città partenopea proprio per avere l'occasione di partecipare. In entrambi i casi, spero in un mookmob quantomai prossimo.

lunedì 4 gennaio 2016

Recensione de "La meccanica del cuore" di Mathias Malzieu

Care lettrici e cari lettori,
ritorno al blog con la più ferma delle intenzioni: leggere di più, scrivere di più. Soprattutto qui sul blog, che ho a lungo ingiustamente trascurato. Iniziamo il nuovo anno alla grande, con la recensione di un libro molto particolare, di matrice francese, che ha attirato la mia attenzione (lo ammetto) con la sua bellissima copertina, disegnata dall'artista francese Benjamin Lacombe, di cui ammiro tantissimo i lavori.
Copertina a parte, "La meccanica del cuore" ha saputo regalarmi alcune ore piacevoli, tenendomi compagnia in un lungo viaggio in treno che, dopotutto, è risultato gradevole. 
Volete saperne di più di questo romanzo insolito? Leggete il post.

Trama:

Nella notte più fredda del mondo possono verificarsi strani fenomeni. E' il 1874 e in una vecchia casa in cima alla collina più alta di Edimburgo il piccolo Jack nasce con il cuore completamente ghiacciato. La bizzarra levatrice Madelaine, dai più considerata una strega, salverà il neonato applicando al suo cuore difettoso un orologio a cucù. La protesi è ingegnosa quanto fragile e i sentimenti estremi potrebbero risultare fatali. L'amore, innanzitutto. Ma non si può vivere al riparo dalle emozioni e il giorno del suo decimo compleanno, la voce ammaliante di una piccola cantante andalusa fa vibrare il cuore di Jack come non mai. Ormai innamorato, è disposto a tutto per lei. Non lo spaventa la fuga né la violenza, nemmeno un viaggio attraverso mezza Europa fino a Granada. E finalmente due figure delicate, fuori dagli schemi, si incontrano di nuovo e si amano. L'amore è dolce scoperta, ma anche tomento e dolore e Jack lo sperimenterà ben presto.

La mia recensione:

Il primo amore, quello che smuove le viscere, che tiene svegli la notte e fa fare cose folli. E' lui a domare le scene di questo romanzo. Un sentimento puro, magnifico e terrificante, che tiene tutti, e in questo caso il piccolo Jack, sotto scacco.
Il nostro protagonista vive una condizione bizzarra: è nato con il cuore ghiacciato e la levatrice Madelaine, per salvarlo, collega l'organo a un piccolo orologio a cucù che lo mantiene in vita. Cresciuto nella bambagia, al sicuro nella casa in cima alla più alta collina di Edimburgo, con la levatrice a fargli da madre iperprotettiva e un piccolo gruppo di amici altrettanto bizzarri, Jack non conosce l'amore, perlomeno non quello passionale e folle.
Ma ha l'occasione di sperimentarlo il giorno del suo decimo compleanno, quando finalmente Madelaine decide di mostrargli la città. C'è un mondo meraviglioso ai piedi della collina, Jack se ne rende subito conto. Ma tutto diventa superfluo quando i suoi occhi si posano su una giovane cantante andalusa, dalle movenze un po' goffe a causa della miopia, con la voce angelica. 
Bastano pochi attimi e il cuore di Jack freme di passione per la ragazza sconosciuta. Letteralmente. E quando la perde di vista a causa del malfunzionamento del suo cucù, Jack fa di tutto per poterla vedere ancora una volta.


"Il mistero che avvolge la piccola cantante mi rende euforico. Colleziono immagini mentali delle sue lunghe ciglia, delle fossette, del naso perfetto e delle pieghe delle labbra. Cullo il suo ricordo con la stessa cura che riserviamo a un fiore delicato. Le dedico molto tempo.Penso solo a una cosa: ritrovarla. Gustare ancora, prima possibile, quell'indicibile sensazione. [...] Rischio la morte? Forse, ma adesso rischio la vita se non la rivedo, e alla mia età mi sembra molto più grave." (Tratto da "La meccanica del cuore")

Passano parecchi anni prima che il suo sogno diventi realtà. Ma Jack è ostinato e il suo amore fortissimo. Finita la scuola, contro il volere di Madelaine, parte per il Continente alla ricerca della sua amata. Durante il viaggio incontra personaggi piuttosto singolari; di alcuni fa bene a fidarsi, di altri no, ma tutti gli lasciano qualcosa, una frase, una lezione di vita che Jack custodirà attentamente anche dopo aver ritrovato la sua Miss Acacia. Tuttavia, saranno soprattutto gli avvertimenti di sua madre ad ossessionarlo di giorno, quando la bella cantante andalusa è lontana dal suo sguardo e il morso della gelosia gli corrode le viscere.

"Un giorno o l'altro, tutto il piacere e la gioia che l'amore può suscitare si pagano con la sofferenza. E più si ama intensamente e più il dolore sarà moltiplicato. Sperimenterai l'assenza, poi i tormenti della gelosia, dell'incomprensione, infine la sensazione del rifiuto e dell'ingiustizia. Avrai freddo fino nelle ossa e il sangue formerà dei ghiaccioli che sentirai passare sotto la pelle. La meccanica del tuo cuore esploderà." (Tratto da "La meccanica del cuore")

Le atmosfere che accompagnano le avventure di Jack sono fiabesche eppure crude, i colori grigi ma in maniera delicata e d'effetto. La dolcezza con cui i tormenti d'amore sono descritti, e così anche gli elementi grotteschi e surreali, ricordano moltissimo il cinema di Tim Burton. D'altronde, chi è mai riuscito a descrivere l'altra faccia del mondo, le creature deformi, l'amore e le ossessioni, con i toni soffici tipici della fiaba?
Mathias Malzieu ci è riuscito. Certo, il suo romanzo non è perfetto. I salti temporali sono enormi, spesso poco descritti; a volte anche i dialoghi appaiono affrettati o poco credibili. Tutto pare avvolto da una foschia che soltanto sporadicamente ci permette di vedere il centro dell'azione. Sarà che il punto di vista è in prima persona e che, quindi, tutto filtra attraverso gli occhi di Jack. Quali dettagli può mai ricordare un ragazzo innamorato, se non riguardano la donna amata e le notti di passione trascorse con lei? Diciamo che su questo gliela diamo buona.

Ma passiamo a descrivere i nostri due innamorati, tanto dolci nei primi momenti della loro relazione, come si può essere solo quando si è giovani e innamorati.
Jack appare fin da subito una persona intraprendente e determinata, così desideroso di vivere la sua storia con Miss Acacia da risultare un po' ingenuo. La passione descritta nel suo primo incontro con lei, e nel periodo di tormento amoroso successivo, mi è parsa un po' esagerata, a dirla tutta. Un bambino di dieci anni non guarda certo il corpo delle sue coetanee in maniera bramosa e sensuale come invece fa Jack. Forse questo è il dettaglio su cui davvero non posso passare sopra, nonostante io mi renda conto che il libro non è di genere realistico. 
Ma andiamo avanti. Con il passare del tempo, Jack conosce la gelosia e la sua sicurezza inizia a vacillare. L'amore sarà sufficiente a tenerli insieme? Tra gli uomini che occhieggiano la sua amata ballerina c'è chi riuscirà a portargliela via prima o poi? Dubbi fondati, secondo me, dato che la nostra Miss Acacia presenta tratti da civetta
Più di una volta, lo ammetto, ho messo in discussione i suoi sentimenti per Jack; pur dichiarando di amare lui e il suo essere diverso (messaggio che ho apprezzato molto), mi è parsa spesso scostante, bugiarda, il classico tipo che prima flirta con qualcuno e poi, colta sul fatto, accusa il fidanzato di paranoia. Una situazione alla Otello e Desdemona, per intenderci.
Sinceramente, non so dire se questa sua ambiguità nel rapporto sia dovuto proprio al punto di vista soggettivo di Jack. In fondo, lui racconta la storia, lui è geloso, dunque perché non vedere i fatti deformati dalla diffidenza nel suo sguardo?


"Eppure sopra questa felicità semplice e ovvia incombe una nuvola minacciosa. Sono orgoglioso di Miss Acacia come non lo sono mai stato di nessuno. Man mano che il tempo passa però gli sguardi estasiati dei maschi della mia specie mi fanno ingelosire sempre più. Mi rassicuro ripetendomi che senza occhiali, forse, non riesce nemmeno a vedere questa mandria di uomini più belli di me." (Tratto da "La meccanica del cuore)

Nonostante i difetti strutturali già descritti, che vanno intensificandosi nel finale insolitamente affrettato, "La meccanica del cuore" è stata una lettura piacevole, che è riuscita a regalarmi qualche sorriso nostalgico e qualche parola zuccherosa. E' sempre bello indossare gli occhi di un giovane e vedere l'amore per la prima volta. Se cercate un romanzo che vi riporti alla prima cotta, ai primi baci e alle avventure giovanili questo fa al caso vostro.
Il libro, ovviamente, non si limita a questo. E' un romanzo di formazione, che segue Jack dall'infanzia fino all'età adulta, l'età in cui la passione può degenerare in follia e la gelosia significa mancanza di fiducia. Vedrete Jack diventare uomo, lavorare sodo per far funzionare la sua relazione, affrontare ostacoli che parrebbero minacciare l'intesa tra lui e Miss Acacia. E vedrete la sua ingenuità e la sua fiducia corrose dalla gelosia e dall'incertezza. Il mondo degli adulti non potrebbe essere più lontano di così dagli universi fiabeschi, e Jack lo impara molto presto.


Voto: 6 e 1/2

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